RAKU

Il Raku è una tecnica di cottura della ceramica giapponese, nata in sintonia con lo spirito zen, in grado di esaltare l’armonia delle piccole cose e la bellezza.
Questa tecnica viene usata all’Orientexpress per realizzare pezzi unici, senza avvalersi di alcuno stampo. Per questo le proposte sono sempre limitatissime e irripetibili.
Sono per lo più contenitori cilindrici, silhouette da appendere di varie misure dentro i quali è possibile riporre piante grasse, fiori secchi, penne o anche mestoli, oppure lampade da appoggio dove il corpo è lo stele che regge l’impianto luminoso e il paralume in tela grezza.
Hanno forma umana, in particolare sono donne stilizzate, rubiconde, dai grandi occhi, tutte abbinate ad elementi naturali così come Madre Terra ci offre. Marchio di fabbrica l’uccellino posato in testa con il quale la protagonista scambia un tenero gioco di sguardi.
Due sono principalmente le tematiche trattate.
La prima prende spunto dal mondo dei contadini marchigiani e più precisamente dal Biroccio, il carretto con il quale si andava a lavorare nei campi. Meno noto di quello siciliano, ma forse con origini più antiche, ha come caratteristica quella di essere completamente decorato con figure femminili ed elementi naturali che auspicano abbondanza e prosperità.
Le rubiconde figure di donna e non solo, si spogliano poi dei loro abiti da contadine e indossano il costume per fare il bagno per affrontare la seconda tematica.
E’ questa infatti dedicata al mare e completata da pesciolini, sirene e marinaretti.